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Gran Loggia d'Italia
della Massoneria Universale


Chi siamo
A causa dei malumori che si erano creati in seno al S.C. per l’eventuale ingresso del Pot.mo Fr. G.M. del GOI, Lino Salvini, che spingeva per magnificarsi del titolo di G. M. e poi di S.G.C. del Rito diventando così il numero 1 nel panorama mondiale massonico, si creò un clima di cambiamento per cui il S.G.C. fr. Vittorio Colao si vide costretto ad esortare i FF scozzesi a difendere l’accampamento.
Non si fece attendere la risposta del G.M. Salvini. Mentre i Fr. del R.S.A.A piemontesi si riorganizzavano, nel giugno del ’77, attorno al nome del Fr. Porzio, che nell’aprile di quell’anno chiedeva di “assonnarsi” dal R.S.A.A.

rimettendo nelle mani del S.G.C. i mandati delle cariche rivestite fino a quel momento, perdendo di fatto ogni prerogativa relativa al R.S.A.A., l’Ordine preparava una tavola d’accusa contro i Pot.mi Fratelli Colao, Mininnj, Bruni, ed altri.

 
La diffusione di quest’ultima notizia turbò non poco alcuni Pot.mi Fratelli quali il Pot.mo fr. Ugo Biagioni Gazzoli, che definì intollerabile la situazione al punto da dissociarsi dal Grande Oriente d’Italia auspicando la costituzione di una Comunione Massonica italiana che perseguisse genuini intenti di elevazione spirituale dei suoi aderenti e dell’Umanità nel rispetto vero delle Costituzioni, Statuti e Regolamenti Generali del 1762 e dei “Landmarks”, o del Pot.mo fr Virgilio Gaito, Presidente del Collegio dei MM:. VV:. del Lazio e Abruzzi, che nella seduta del 13 ottobre 1977 a Pescara coglie l’unanime plauso per l’invito che rivolge al G.M. fr. Salvini a desistere dal sottoporre i fratelli Colao e altri per colpe “che sarebbero state espresse o compiute nella loro qualità di membri del Rito Scozzese Antico e Accettato e perciò al di fuori della giurisdizione del nostro Ordine. […] l’auspicio di tutto il Collegio è che la dolorosa vicenda […] abbia a risolversi con una generale pacificazione […] così che l’Ordine possa proseguire nel suo cammino […] al di fuori di ogni reciproco condizionamento od interferenza con i Riti, secondo la prescrizione delle nostre Costituzioni”.
 
Nonostante si registrarono analoghi interventi di Fratelli nei diversi Orienti il G.M. Salvini non desistette dai suoi propositi e la Corte Centrale, contro ogni ragionevole opposizione, condannò, la sera del 17 dicembre 1977 a Firenze, il Sovrano del R.S.A.A., Vittorio Colao, ed altri alla pena dell’espulsione dall’Ordine.
 
L’otto gennaio del 1978, con la Balaustra n. 6, il Sovrano Gran Comm., Pot.mo fr. Vittorio Colao, esorta i Fratelli scozzesi a “difendere l’accampamento” e a dare vita ad “una nuova Base della Piramide massonica, provvedendo nel più breve tempo alla convocazione di una Gran Loggia d’Italia. È così che già il 22 gennaio del 1978 una Federazione di Logge Massoniche si costituisce in “Costituente Gran Loggia d’Italia dei Liberi Muratori” ma è nel giorno di San Giovanni Battista, il 24 giugno del 1978, che la Costituente Gran Loggia d’Italia, arricchita nel frattempo di numerosi Fratelli fuoriusciti dal GOI, dà vita alla GRAN LOGGIA D’ITALIA della MASSONERIA UNIVERSALE ed elegge, quale suo Gran Maestro, il Pot.mo Fr. Piero Angelo Mininnj.


I Gran Maestri della Gran Loggia D’Italia
Della Massoneria Universale
1978 – 2002                   Piero Angelo Mininnj
2003 – 2003                   Carmelo Antonino Di Bella
2003 – 2012                   Pasquale Cerofolini
2013 – 2015                   Aldo Labriola
2016 – 2017                   Manlio Melluso
2018 – 2024                   Gianfranco Restivo
2024 – fino ad oggi       Luigi Laurà

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